Quasi il 20% degli svedesi vive in case realizzate con progetti di social housing. Sì, sono esattamente le cosiddette “case popolari" che venivano costruite anche in Italia nel dopoguerra.
Le città più attente al nodo sostenibilità e alla qualità della vita stanno spingendo sul processo che va sotto il nome di “depaving”, ovvero la rimozione di porzioni cementificate o comunque “pavimentate” di area urbana per lasciare spazio a isole vegetali, capaci di assorbire CO2 e rinfrescare l’ambiente. Una scelta responsabile e apprezzata da chi in quelle città vive.
Le ricerche dei meteorologi confermano la prospettiva di frequenti grandinate legate al climate change. Progettisti e costruttori cercano soluzioni. Le tecniche costruttive stanno cambiando: tetti più resistenti, finestre a prova di grandine, nuovi materiali e strutture ad hoc sono sul tavolo dei progettisti. È tempo di mutamenti strutturali.
L’architettura sostenibile è sempre più vitale e in continua evoluzione. Se infatti la crisi climatica è diventata un nodo cruciale nel discorso architettonico, progettisti e ricercatori sono impegnati a dare il proprio contributo e non mancano le startup che sfidano l’approccio scontato per giocare la carta dell’innovazione.
L’obiettivo era progettare un edificio capace di “catturare” una quantità di carbonio maggiore rispetto alle emissioni. Una sfida che lo studio di architettura danese Henning Larsen ha affrontato nell’ampliamento di una scuola nella cittadina di Rønde, in Danimarca, immaginando di fornire un modello tecnico per una generazione che vivrà il peso della crisi climatica.
La resilienza urbanistico-architettonica si trova alla prova oggi da un altro fattore ambientale che sta diventando estremo anche nel vecchio continente: le alte temperature. Per effetto de cambiamento climatico, l’estate si allunga e arroventa le città. Come reagire? Esistono tecnologie di schermatura solare dinamica, come finestre e schermi solari intelligenti che si adattano dinamicamente alle condizioni meteorologiche, e sistemi di raffreddamento passivo (come la ventilazione incrociata).
Le città - in Europa e non solo - non nascono sostenibili, almeno in senso contemporaneo. Soprattutto per concentrazioni urbane importanti, frutto di un percorso stratificato di crescita urbanistica e sociale, il processo di riorganizzazione, ristrutturazione e ripensamento in chiave green risulta dunque complesso e tutt’altro che veloce.
Si fa presto a dire green, perché la consapevolezza maturata negli ultimi anni rispetto alla sostenibilità anche in architettura ha dato una spinta significativa al rinnovamento di metodologia e tecniche costruttive. Chiave di volta, il risparmio energetico. Se poi questo si coniuga con un ridotto impatto ambientale (anche estetico) e gioco è fatto. Quali sono allora le best practice di riferimento?
Sul tetto di un edificio nel Brooklyn Navy Yard c’è un vigneto. Rooftop Reds è infatti un’azienda vinicola che coltiva le viti sul tetto di un grattacielo, grazie alla tecnica di allevamento applicata da Devin Shomaker e dal suo team in collaborazione con la Cornell University.
Ci hanno abituati a immaginare un pianeta fatto di grandi foreste come polmoni naturali, capaci di assorbire CO2 e rilasciare una riserva di ossigeno in atmosfera, e in contrasto aree urbanizzate “programmate” per emettere CO2 e dunque per inquinare il pianeta, incidendo sull’effetto serra. E se invece potessimo immaginare città con una carbon footprint negativa?
Se l’approccio strutturale è stato da sempre essenziale per lo sviluppo dell’architettura - che gli edifici dovessero essere funzionali è una delle basi della progettazione fin dall’antichità - si è visto spesso qualche eccesso che poco considerava un elemento cruciale: gli edifici quasi sempre accolgono umani.
L’evoluzione nei materiali per le costruzioni rappresenta un’opportunità clamorosa quando si considera la proliferazione di nanofibre e nanotubi come base per lo sviluppo di caratteristiche peculiari. E in particolare l’attenzione alle performance utili ad una evoluzione più sostenibile della progettazione è crescente.